Produzione LiberamenteUnico con il sostegno della Regione Piemonte e dell’ETI Ente Teatrale Italiano.
Debutto in prima assoluta 14 e 15 maggio 2010 nel programma di ”Spazi Per La Danza Contemporanea” – Progetto Interregionale Piemonte – Lazio – Campania
Con Erika Di Crescenzo
Coro: Serena Bavo, Mario Benassai, Enrico Camisola, Gianluca Colombelli, Daniele De Luca, Stefania Fava, Noemi Garbo, Ivana Messina, Rossana Padovani, Mariella Perletti
E con la collaborazione di Doriana Crema
Partitura drammaturgica Argia Coppola / Disegno luci Massimo Vesco / Organizzazione Roberta Cipriani / Foto e Video Fabio Maria Palazzolo
La donna tragica, nel gioco della gloria e della morte, guadagna un corpo. Un corpo attraverso il quale, certo, viene la morte. Ma questa è la regola dei giochi dell’immaginario, che si perda ciò che nello stesso tempo si guadagna. Un corpo, dunque. Però un corpo mal conosciuto (N. Loraux).
Le voci dello spazio, fungono da cassa di risonanza del corpo stesso che senza il coro, forse, sarebbe muto. La partitura scritta diventa canto e musica. Accompagna il corpo come un tappeto sonoro. Ne verbalizza il viaggio. Il corpo è quello di una creatura nata da una mancanza. Il coro suggerisce ma non definisce, né conclude la partitura fisica di Eroina. Il corpo/Eroina si staglia quindi, solitario, contro una partitura musicale irrisolta. Una guerra di pensieri, parole e gesti sonori che dura da sempre.
Eroina non cresce, ma vive un empasse permanente, forse felice, di certo arcaico, infantile, in cui sviluppa una potenza fisica ma anche verbale, emotiva e politica. Dal passato, il corpo/Eroina ha ereditato la vibrazione fisica dell’eroina antica, il suo modo di muoversi, di sentire, di stare ma poi, lo riveste con un abito più contemporaneo, più feroce, più ironico, meno melodrammatico.
Nella radice della parola eroina, secondo una libertà poetica, abita sia eros sia eroico. Eroina è sia il corpo che si prepara a ricevere Amore, sia la sostanza amorosa che nel corpo s’inietta, scorre, per tutto quel tempo necessario alla sua diffusione nel corpo e quindi alla morte del corpo stesso. Eroina oggetto di dipendenza, eroina soggetto della dipendenza. Ogni amante è un eroe, un guerriero, che erotizza le sue parole e i suoi gesti per l’amato.
Partecipazione al secondo Festival Internazionale di danza contemporanea ad Algeri, dicembre 2010
…Il y avait également au programme de cette soirée la haute prestation de la compagnie italienne Barbara Altissimo qui a savamment exprimé sur scène l’harmonie entre l’expression corporelle, le théâtre, la danse et la mime sublimée par la maîtrise gracieuse du corps…
La Tribune, quotidien national d’information, 20 dicembre 2010